La Manna dell’Anima - Lectio divina - P. Paolo Segneri

GENNAIO

IV. GIORNO

Giorno fine dell’uomo qual sia per essere.

«Si ceciderit lignum ad Austrum, aut ad Aquilonem, in quocumque loco ceciderit, ibi erit. Se l’albero cade verso il Mezzodì o verso il Settentrione, dovunque cada, ivi si resta » (Qoèlet 11, 3).

I.

Considera, che tu sei quest’albero sì famoso, di cui si parla. Se reciso caderai all’Austro, rimarrai all’Austro. Se reciso caderai all’Aquilone, rimarrai all’Aquilone. Non ci sarà mai speranza di cambiar posto. O sempre Principe in soglio, o sempre schiavo in catena; o sempre giubilante, o sempre accorato; o sempre glorioso, o sempre infamissimo. Internati fissamente in un tal pensiero.

II.

Considera, che se tu sei punto sollecito di sapere, a quale dovrai cadere di queste due parti, puoi scorgerlo facilmente: mira da quale ora pendi. Quando si sega un albero, da qual parte viene a cadere? da quella, verso cui sta pendente. Se pende all’Austro, cade all’Austro, se pende all’Aquilone, cade all’Aquilone. Tu sempre pendi all’Aquilone, e dipoi speri, quando verrai reciso, cadere all’Austro? Oh quanto ti dovrai trovare ingannato!

III.

Considera, che se vuoi, tu sei ancora in tempo a pigliare la buona piega, almeno con qualche violenza, che tu ti faccia; ma non tardare: perché tu sei paragonato ad un Albero. E chi non sa, che questo, quanto più invecchia, tanto più indura? Non puoi mai capir abbastanza, quanto alla morte potrà la forza dell’ abito, che avrai fatto, o buono, o cattivo.

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