La Manna dell’Anima - Lectio divina - P. Paolo Segneri

MAGGIO

XX. GIORNO

S. Bernardino da Siena.

Del debito, che ha ciascun Cristiano di combattere per Cristo.

 

« Labora sicut bonus miles Christi — Travaglia qual buon soldato di Cristo » (Seconda lettera a Timoteo 2, 3).

 

I.

Considera, che in tre modi si può dir che uno sia soldato di Cristo. I. In quanto egli combatte contro i Tiranni, e così suo soldato fu ciascun Martire, e soldato il più valoroso : « Certamen forte dedit ut vinceret. — Vincitore lo fece nel gran combattimento » (Sapienza 10, 12). II. In quanto egli combatte contro gli errori, e così suoi soldati sono i Dottori, sono i Prelati, sono i Predicatori, e sono altri somiglianti, i quali stan sempre intenti a saettare, appena nati, que’ mostri, che del continuo si levano nella Chiesa contro la Fede: « Certa bonum certamen fidei. — Combatti nel buon certame della fede » (Prima lettera a Timoteo 6, 12). III. In quanto egli combatte contro i proprii appetiti, e conseguentemente contro quei tre loro solleciti istigatori, il mondo, la carne, il demonio : e così soldato di Cristo è ogni Cristiano : « Curramus ad propositum nobis certamen, aspicientes in auctorem fidei, et consummatorem Jesum, qui proposito sibi gaudio, sustinuit crucem confusione contempla. — Corriamo al combattimento che ci è proposto, mirando nell’ autore, e consumator della fede, Gesù, il quale, ricusato il gaudio propostoglisi, sostenne la croce sprezzando la confusione » (Lettera agli Ebrei 12, 1, 2). Tu crederai, che forse a te non appartenga ciascuno di questi tre generi di milizia, ma solo il terzo che più generalmente si dice comune a tutti. Non è così. Tutti e tre questi generi di milizia sono proprii ad ognuno, benchè non sempre venga occasione ad ognuno di ritrovarsi a tutti e tre questi generi di battaglia. Però questo detto, « Labora sicut bonus miles Christi — Travaglia qual buon soldato di Cristo », è detto, che include molto. Chi fosse buon soldato in un genere, e non nell’altro, non saria degno di essere assolutamente chiamato soldato buono : bonus miles.

II.

Considera, che qui non dice l’Apostolo : « certa sicut bonus miles Christi — combatti qual buon soldato di Cristo », ma dice « labora — travaglia », perchè non sempre ci è l’occasione presente di cimentarsi in ciascuno di detti generi, ma sempre ci è presente il bisogno di travagliare. I Capitani bravi non tengono in verun tempo i soldati oziosi; ma quando ancora stanno in pace, gli addestrano alla battaglia. Così fa Cristo; vuoi che tu sempre, se non combatti contro tutti e tre questi generi di nemici, che si son detti, ti addestri almeno al combattere. E’ vero, che ora non ci sono i Tiranni, contro de’ quali tu abbi a mostrar valore, « certando certamen forte — combattendo nella gran lotta ». Contuttociò devi tu ancora, come vero Cristiano, imitare i Martiri, se non guerreggiando, com’ essi, almeno giostrando. Però bisogna che ti avvezzi a tener viva la fede, come se l’avessi a sostener con fortezza in pubblico Tribunale. Bisogna, che ti avvezzi a sprezzar la vita, come se tu ancora con fortezza l’avessi a donar per Cristo. Bisogna, che tu ti avvezzi ad odiare il tuo corpo, a maltrattarlo, a mortificarlo, ad affliggerlo, come se tu ancora 1′ avessi con fortezza ad esporre ignudo ai più feroci carnefici. Oh che giostra nobile è questa, in cui se non giungi alla Corona di martire, almen vi aspiri! Ma se tu per contrario sei tutto dato alle proprie comodità, ti puoi vantare di essere ancora soldato di Cristo? Sei di professione bensì, ma non già di fatti : « Labora sicut bonus miles Christi. — Travaglia qual buon soldato di Cristo ».

III.

Considera, che a te non tocca combattere per ventura contro gli errori, perchè non sei nè Dottore, nè Prelato, nè Predicatore, nè altro lor somigliante, ch’abbia a sconfiggere mostri, « Certando certamen fidei. — Combattendo nel certame della fede ». Contuttociò devi tu ancora, come vero Cristiano, imitare questi uomini bellicosi pur ora detti, con addestrarti a saper tu ancora rifiutare almen tante brutte contraddizioni, che sorgono tutto dì contro le verità pratiche del Vangelo. Non vedi tu, quali dettami oggi regnino nel cuore istesso del Popolo Cristiano? Che sia vergogna perdonare al nemico, cedere, contenersi, umiliarsi, confessarsi spesso, comunicarsi spesso, frequentare gli Oratorii segreti di penitenza : quasi che la professione di Cristiano disdica al grado di nobile. Come puoi dunque scusarti, se non sei pronto a saper tu ancora ribattere, almeno in queste occorrenze, « Omnem altitudinem extollentem se adversus scientiam Dei — Qualunque altura, che s’innalzi contro la scienza di Dio »? (Seconda lettera ai Corinzi 10, 4). La scienza pratica del Vangelo è pure scienza ancor essa di Gesù Cristo, quanto sia quella, che si contiene nel Simbolo intorno ai dogmi. E come dunque, se tu sei suo soldato, puoi sostenere, che tanti sì francamente la condannino tutto dì nelle loro insane combriccole? Se non sai come rispondere ai loro errori, hai facilmente comodità d’impararlo : « Labora sicut bonus miles Christi. — Travaglia qual buon soldato di Cristo ».

IV.

Considera, che quantunque il Mondo, la Carne, il Demonio, siano avversarii, come tu sai, sì molesti, che non dan pace: contuttociò qualche volta ti lasciano per ventura un poco di tregua : ma che? per questo non avrai sempre da star, qual vero soldato, con l’armi pronte « ad propositum tibi certamen — al combattimento che ti è proposto »? Anzi per ciò quegli astuti talor fan tregua, per addormentarti di modo, che se non getti via l’armi, almeno te le lasci cader di mano. Però se vi è tempo alcuno, in cui ti bisogni star maggiormente sollecito, è quando forse ti reputi più sicuro: permettendo allora ad essi il Signore, che più ti assaltino, per punir la tua negligenza: « Consurgite, et ascendite ad gentem quietam, et habitantem confidenter, ait Dominus: non ostia, nec vectes eis: soli habitant. — Alzatevi, ed andate ad invadere una nazione tranquilla, e che vive senza tema, dice il Signore: non han porte, nè chiavi, abitan solitarii » (Geremia 49, 31). Dunque la vera regola militare è guardar la piazza, come se l’esercito fosse già alla muraglia, in quel tempo stesso, in cui si sa neppur essere uscito in campo: « Labora sicut bonus miles Christi. — Travaglia qual buon soldato di Cristo ». A nessun soldato il guerreggiare è continuo, ma in ciascuno è continuo il durar fatica.

V.

Considera, che ad essere finalmente soldato buono di Cristo, conviene, che non solo tu eseguisca con fedeltà quanto qui si è detto, ma che anche l’eseguisca solo per amor suo: sii venturiere, non ti curare di essere mercenario. Il mercenario non tanto milita al suo Re, quanto a se medesimo, perchè indirizza ogni suo travaglio alla paga. Il venturiere milita solo al suo Re. Così se tu combatti all’uso de’ Martiri, « Labora sicut bonus miles Christi — Travaglia qual buon soldato di Cristo », guarda a lui solo, non ti curare di affliggere la tua carne, per soddisfare in questa vita alle pene tanto più gravi, che si meriterebbe nell’altra, ma per vendicarne le colpe: « Non parcatis jaculis, quia Domino peccavit. — Non risparmiate le frecce perchè ha peccato contro il Signore » (Geremia 50, 14). Questo è il motivo: « Clamate adversus eam, quoniam ultio Domini est, ultionem accipite de ea, sicut fecit facite ei. — Alzate le grida contro di lei, perchè così porta la vendetta del Signore, prendete vendetta di lei, come fece ella fatele voi » (Geremia 50,15). Allora « ultio Domini est — è vendetta del Signore », quando miri a scontar la colpa; laddove quando miri a scontar la pena, non tanto « Domini est — è del Signore », quanto « tui — tua », perchè è vendetta indirizzata a tuo pro. Così se tu insegni, se tu presiedi, se tu predichi, se tu in qualunque modo guerreggi contro gli errori, o ti abiliti al guerreggiare: « Labora sicut bonus miles Christi — Travaglia qual buon soldato di Cristo », fallo per zelo, non lo fare almeno principalmente per lo stipendio, che suole portar seco un tal genere di milizia: « Ecce ego suscitabo super eos Medos, qui argentum non quaerant, nec aurum velint, sed sagittis parvulos interficiant. — Ecco che io susciterò contro di loro i Medi, i quali non cerchino argento, né vogliano oro, ma colle saette uccidano i pargoletti » (Isaia 13, 17). Questi sono i buoni soldati, quei che non mirano al sacco : Qui argentum non quaerant, nec aurum velint: perocchè questi non perdonano a niuno, sono implacabili: nè vanno tutto di per le case a cercar danaro, sotto pretesto di voler quivi cercare i nemici ascosti. Combattono con saette: « sagittis parvulos interficiunt — colle saette uccidono i par goletti », ch’è quanto dire, combattono alla lontana. Così se tu attendi a vincere i tuoi peccati: « Labora sicut bonus miles Christi. — Travaglia qual buon soldato di Cristo ». Non aver l’occhio neppur alla gloria stessa del Paradiso. Il tuo fine ha da essere di piacere a chi sta dal Cielo mirando, come ti porti ne’ tuoi cimenti. Non vedi tu quel valoroso soldato il quale va all’assalto sotto gli occhi del proprio Re? Già non pensa più niente alla vita stessa, non che alla paga: sia ferito, sia fracassato, sia lacero, non gl’importa: e per qual cagione? « ut ei placeat, cui se probavit — per piacere a chi si è dato a servire » (Seconda lettera a Timoteo 2, 4). Questo parimente ha da essere il fine tuo. Se tu pensi a te stesso in veruno di tutti e tre questi generi di milizia, militi a te, non militi a Gesù Cristo : « Labora sicut bonus miles Christi — Travaglia qual buon soldato di Cristo », imitando il glorioso S. Bernardino, il quale in tutti e tre questi generi travagliò da soldato sì impareggiabile.

Archivio delle meditazioni