Un pensiero al giorno con Montfort

APRILE

XI. GIORNO

Un pensiero al giorno con Montfort.

Se dunque il più piccolo dei dolori del Figlio di Dio ha tanto valore e ci deve commuovere più vivamente che non se gli angeli e gli uomini fossero morti e si fossero lasciati annientare per noi, quale deve essere il nostro dolore, la riconoscenza e l’amore per lui, avendo sofferto per noi tutto ciò che c’era da soffrire, e con amore supremo, senza esserne obbligato! «Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce» (Lettera agli Ebrei 12, 2). Questo significa che Gesù Cristo, la Sapienza eterna, potendo rimanere là in alto nel cielo, nella sua gloria, infinitamente lontano dalle nostre miserie, ha invece preferito, per riguardo a noi, scendere sulla terra, farsi uomo ed essere crocifisso. La santa Chiesa ci fa dire ogni giorno con verità: «Il mondo non lo conobbe» (Vangelo di Giovanni 1, 10). Il mondo non conosce affatto Gesù Cristo, la Sapienza incarnata. E se vogliamo parlare seriamente: conoscere ciò che nostro Signore ha sopportato per noi e non amarlo ardentemente, come fa il mondo, è davvero moralmente impossibile.

 

L’amore dell’eterna Sapienza, 163-166

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