CHIUSURA DEL MESE MARIANO
TESTI MEDITAZIONE 31 Maggio 2018
Come tutti gli anni, le nostre meditazioni sono tratte dagli scritti dei cantori di Maria.
Nel 2016,centenario della nascita di S.Luigi Grignion di Monfort,(1673-1716) abbiamo tratto le meditazioni del S.Rosario dai suoi scritti.
Nel 2017, le meditazioni sono state tratte dal “Il Divoto di MARIA VERGINE” libricino scritto dal Gesuita Paolo Segneri nel 1670.
Quest’anno 2018, le meditazioni sono tratte dagli scritti di San Bernardo, il più grande CANTORE di Maria.(1090-1153)
S.Luigi Grignion da Montfort, nel suo Trattato della vera Devozione, ha citato S. Bernardo ben 46 volte.
Lo stesso Dante, nel Paradiso non ha potuto fare a meno di citare S. Bernardo.
E’ difficile parlare di Maria senza parlare di S. Bernardo.
Si narra che S. Bernardo ogni volta che passava davanti ad una statua della Madonna, soleva dire “Salve Maria” ed un giorno la Madonna gli rispose “Salve Bernardo”
Prima di ogni mistero,verrà recitata per il vostro ascolto, una citazione tratte dalle Omelie sulla Madonna di S. Bernado” tradotta dal Sacerdote Teodoro Ratisbonne, nel Maggio 1840.
Anche se oggi è Giovedì e la Chiesa propone la meditazione dei misteri della luce, le nostre meditazioni saranno solo su Maria.
1° Meditazione
Ascoltiamo l’angelo Gabriele e san Bernardo:
Io vi saluto, piena di grazie: il Signore è con voi:
voi siete benedetta infra le donne!
Quello che noi diciamo a gloria della Madre,
lo diciam pure a gloria del Figlio,
e quando noi onoriamo il Figlio,
esaltiamo insieme la Madre;
perocchè se, come dice la Scrittura,
il figlio sapiente forma la gloria e l’allegrezza del padre,
quale non debb’essere la gloria e la gioia di colei,
ch’è la madre della stessa Sapienza?
Ora, continua l’angelo:
non temete punto, Maria,
perché voi avete trovato grazia innanzi a Dio.
E quale grazia?
La distruzione dell’impero della morte, la riparazione della vita, la pace tra Dio e l’uomo.
Voi concepirete nel vostro seno e partorirete un figlio cui nominerete Gesù. Egli sarà grande, e verrà appellato
il Figlio dell’Altissimo.
2° Meditazione
Chi è costei, così egli esclama, chi è costei che
dal mezzo d’un deserto dove non regna che il dolore, l’afflizione, la fatica,
magnificamente appare sotto il Sole nell’affluenza delle sue spirituali delizie? …….Perchè mi tacero?
Le sue delizie consistono nell’onore della verginità
congiunta alla gloria della maternità, ed alle insegne della sua umilta’;
consistono le sue delizie nelle effusioni della carità dolce come il mele,
e nella pienezza delle sue grazie…..
Ma il solo pensare a Maria mi fa conoscere la mia insufficienza,
io non posso nascondere la mia incapacità.
Null’altro argomento più mi piace, e insieme più mi sgomenta,
quanto quello di un ragionamento sulla Vergine:
imperocché, senza aver riguardo all’altezza dè suoi gloriosi privilegi
e dè suoi meriti ineffabili,
bisogna considerare che tutti i fedeli
hanno una tale e tanta devota affezione per lei,
che tutti l’amano e la venerano per sì innumerevoli titoli
che quanto di lei puossi dire per ciò solo si è potuto parlare di lei,
riesce meno degno, meno puro, meno sublime della realtà.
3° Meditazione
Quale lingua, fosse pure quelle degli Angioli,
potrebbe celebrar degnamente la Vergine divenuta Madre,
non la Madre di un uomo, ma la Madre di un Dio!
Duplice meraviglia ! E ciò non basta ancora:
perché le virtù che l’arricchiscono,
trovansì pure per avventura in altre anime:
ma queste virtù hanno in lei qualche cosa di straordinario.
Quale purezza potrà reggere
al paragone di quella che meritò di addivenire
il tempio dello Spirito Santo,
il santuario del Figlio di Dio ?
Quale innocenza fu giammai associata ad una grazia sì perfetta ? Quale gloria congiunta ad un’umiltà più profonda,
ad una coscienza più casta?
4° Meditazione
Nelle sue caste viscere, dice S.Bernardo,
ha cominciato la salute dell’universo:
in quelle beate viscere il Figlio di Dio
si è vestito dell’umana bellezza:
egli è corso all’incontro della Chiesa, sua sposa,
ornato di vesti d’una meravigliosa purezza:
egli ha ricevuto il bacio della pace sì lungamente sospirato,
e vergine ei pure, ha celebrato con la Vergine le sacre nozze.
Colà il muro d’inimicizia innalzato dalla colpa dell’uomo
tra il cielo e la terra venne atterrato:
il tempo e l’eternità hanno stretto alleanza,
quando la divinità e l’umanità si sono riunite
in una sola e medesima persona;
là il profeta Eliseo sì è impicciolito
per conformarsi al corpo dell’infante che voleva risuscitare……..
A che potrei io paragonarvi, o Madre dell’eterna Bellezza?
Voi siete il vero Eden; voi ci avete scorto il frutto della vita,
e quegli che mangerà di questo frutto, vivrà in eterno!
La sorgente della vita che uscì dall’Altissimo,
si diffuse dal vostro seno, e dividendosi in quattro rami,
si dilatò ad innaffiare tutta la terra ed a colmare di gioia
la città di Dio.
5° Meditazione
Dante
“Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
Umile ed alta più che creatura,
Termine fisso d’eterno consiglio.
Tu sé colei che l’umana natura
Nobilitasti sì, che il suo Fattore
Non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo sì raccese l’amore
Per lo cui caldo nell’eterna pace
Così è germinato questo fiore.
Qui sé a noi meridiana face
Di caritate; e giuso, intra i mortali,
Sé di speranza fontana vivace.
Donna, sé tanto grande e tanto vali,
Che, qual vuol grazia e a te non ricorre,
Sua disianza vuol volar senz’ali.